Anna Pizzo
Registrato: 17/02/06 11:18 Messaggi: 1
|
Dobbiamo creare la nuova figura degli inviati di pace
|
Anna Pizzo, co-fondatrice del settimanale “Cartaâ€
Volevo fare un intervento breve e volendo anche polemico se mi consentite data la natura anche del mio giornale. Intanto rispondendo alle cose che diceva prima Roberto, io ho difficoltà a sentire la mancanza e a reclamare il diritto che Bruno Vespa arrivi una settimana prima solo perché Mediaset fa programmi di questo tipo una settimana prima. Francamente vorrei che ci fosse un menù diverso da scegliere e non il menù che ci viene propinato o dalla Rai o da Mediaset. Magari c’è l’idea di costruire un nostro menu, un pò diverso.
A parte questo, io ho un problema di fondo. È molto evidente che la guerra si vende molto meglio della pace. E siccome l’informazione è una vera e propria industria, infatti, è del tutto evidente che risponde alle leggi del mercato per cui una cosa si vende meglio di un’altra. E quindi l’interesse di chi conduce questo tipo di industria si indirizza più verso la guerra che non verso la pace. Vorrei raccontare un aneddoto di cui sono testimone diretta. Quando facevo parte dell’organizzazione del Forum Sociale di Firenze, ricordo che allora i primi giorni nei media centre dove arrivavano circa 70 mila persone, i giornalisti mi dicevano davanti a tutti che qui non c’era la notizia perché Oriana Fallaci aveva premonito che sarebbero arrivati i lanzichenecchi e avrebbero distrutto la città di Firenze e, invece maledettamente, questo non stava succedendo e quindi non c’era la notizia. Se noi stiamo di fronte al fatto che l’informazione, tutto sommato, è diventata un’azienda come molte altre e che i dipendenti dell’azienda sono anche ricattati e poi che mentre un inviato di guerra fa carriera, è molto più difficile che faccia carriera un inviato di pace, propongo che però questo si rovesci anche nelle nostre redazioni. E noi decidiamo finalmente in modo esplicito di creare questa figura nuova degli inviati di pace. Nel suo piccolo Carta è nata su questa ipotesi estrema cioè di un giornale che racconti le molte paci, se è possibile. Tutto sommato siamo una cooperativa, e come avrebbe detto Luigi Pintor, siamo un calabrone, cioè impossibile in natura perché ha le ali troppo piccole e il corpo troppo grosso e quindi non potrebbe volare e invece vola. Ecco diciamo questo, questa impossibilità si può realizzare. Carta vive da sette anni e tutto sommato fa una bella vita. Grazie.
|
Inviato: Mar Feb 21, 2006 9:54 am
|
|